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Ma che cos'è la riflessologia? La riflessologia plantare, facciale (dien chan) e metamerica della schiena forniscono un benessere profondo con effetti riparatori e preventivi. Si adatta alle esigenze di tutti, consente un approccio diverso e complementare rispetto a quello tradizionale. La riflessologia, infatti, mira a mobilitare i processi di autoequilibrio del corpo, insiti in ogni persona. Si pratica esercitando una pressione prolungata, con la punta delle dita, su zone o punti riflessi situati sui piedi, sul viso, sulla schiena, sulle mani e sulle orecchie. Questi punti sono detti punti riflessi, perché corrispondono a organi o funzioni organiche. La riflessologia non è una tecnica di massaggio, anche se a prima vista potrebbe sembrare, simile ma non uguale allo shiatsu. La riflessologia tende a fornire un po’ di sollievo rispetto a disequilibri molto comuni a tutte le persone: mal di testa, mal di schiena, gastrite, stress, problemi respiratori, disturbi del sonno, ecc. I principi fondamentali Quando si toccano le zone riflesse, le informazioni ricevute passano prima attraverso i nervi della colonna vertebrale e poi raggiungono diverse aree del cervello e forniscono spiegazioni. Questo stimolo rimanda indietro, sempre attraverso la colonna, impulsi nervosi a organi, vasi sanguigni, muscoli, ecc ... Anche la riflessologia si basa sui principi della medicina tradizionale cinese. Ecco perché la sua azione mira a ripristinare il corretto flusso di energia vitale nel corpo. Le zone riflesse non si trovano esattamente negli stessi punti sulle diverse tabelle di riflessologia. Ci sono due ragioni per questo. In primo luogo, la riflessologia è stata sperimentata negli anni, identificare la posizione dei punti, quindi, può variare leggermente a seconda della ricerca e della pratica. I punti riflessi vanno ricercati attentamente, perché possono variare da persona a persona, a seconda della morfologia degli individui. Questo ovviamente non sarà mai un problema per il riflessologo esperto.